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Il trekking estivo della sezione del CAI di Latina siè svolto tra le principali catene montuose che circondano la Val di Fiemme: Latemar,Lagorai.
Le escursioni sono state fatte su diversi bei sentier:i come quello dei Laghi di Bombasel,sul Lagorai,Il sentiero geologico del Latemar,la Torre di Pisa del Latemar, il sentiero botanico del Lagorai, Il Cristo Pensante della Val Veneggia.
Una delle escursioni previste è stata sul Corno Bianco e Corno Nero del Passo Oclini.
Questi Monti sono detti Cime Gemelle, si trovano l'una di fronte all'altra ed il loro nome definisce la loro principale caratteristica : il colore . Il Corno Bianco infatti è composto di roccia di dolomia del Serla bianca ed è infatti bianco. Il Corno Nero invece è fatto di porfido quarzifero grigio e rosso ed è scuro alla vista.
Le due cime si raggiungono dalla Val di Fiemme salendo dal Passo di Lavazé fino al Passo Oclini, oppure daal'altro versante, quello di Bolzano attraverso la Val d'Ega.
Dal Passo Oclini 1989 mt avviene la salita ad ambedue le cime.Sono è la fine di agosto e il sentiero segnato che sale in direzione nord al Corno Bianco, Weisshorn in tedesco, è molto frequentato.
La salita non è impegnativa in quanto il dislivello è moderato, la vetta è infatti a 2317 mt. La parte finale del sentiero presenta qualche difficoltà per i balzi di roccia e il pietrisco un pò sdrucciolevole. Persone di tutte le età arrivano in cima,compreso tutto il nostro gruppo, tra questi diversi bambini e la piccola cresta che porta alla croce di vetta è affollata.
Il paesaggio che si vede è affascinante oltre al "dirimpettaio" Corno Nero, si notano tutte le principali catene Lagorai,Latemar e Catinaccio.
Riscendiamo facilmente per salire al Corno Nero. Il sentieor passa dietro l'albergo del Passo. Mi sorprende vedere quanto poco sia frequentato, ma dopo poco ne capisco la ragione.
La salita è ripida, l'ambiente severo , roccia a strati scura e rossastra, ma man mano che si sale il panorama si presenta sempre più bello , fino alla croce di vetta adagiata in un leggero pianoro.
E' bello! La vista spazia e l'aria fredda sferza il viso. La vetta è a 2439 mt., l'ambiente severo di alta montagna è silenzioso, nessuna voce interrompe il rumore del vento e il panino acquista il sapore della soddisfazione. Non è difficile fare 720 metri di dislivello in tutto, ma è assolutamente eccezionale salire, ridiscendere e risalire due vette una dopo l'altra.
Le due" cime gemelle" si guardano silenziose e impassibili con i loro colori contrapposti, regalando particolari emozioni a chi le scala entrambe..
Maria Di Tano
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